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Comunicare il lutto se c’è una demenza, quando e come farlo.


Affrontare la perdita di un familiare o di una persona cara è sempre un momento di difficile gestione. Questo è ancora più complesso se è necessario comunicarlo ad una persona affetta da demenza. Va quindi analizzata la situazione concentrandosi sempre sul benessere del proprio familiare e comprendendo quale sia la scelta migliore per lui.

Parlare della perdita di una persona cara porta con sé un forte carico emotivo, la riflessione su momenti passati insieme e la valutazione del vuoto che questa perdita lascia nella nostra vita.

In questo senso va ricordato che anche nei pazienti con demenza l’aspetto emotivo associato ai ricordi è ancora forte e presente; quindi la notizia di una perdita può provocare delle conseguenti reazioni negative.

Ma come comprendere se comunicare tale perdita sia la scelta migliore o se possa essere solo un motivo di aggravamento dell’umore del nostro familiare?

Se la perdita riguarda una persona che frequentava abitualmente la casa del nostro familiare, e quindi con cui ha avuto rapporti più di recente, è molto probabile che sarà il nostro caro stesso a chiedere della persona, a voler sapere come mai non viene più a fargli visita o per quale motivo non sia in casa nel caso ad esempio di moglie/marito o figli.

Va comunque sottolineata l’importanza di constatare la reale percezione del nostro familiare riguardo la persona venuta a mancare chiedendo ad esempio dove pensa che sia la persona di cui chiede, valutando quindi se ha consapevolezza o meno della situazione reale o se la ricorda ancora giovane come in passato. Qualora questa consapevolezza non vi fosse è sconsigliato contraddirlo cercando di riportarlo alla realtà. I nostri cari affetti da demenza vivono come ancora reali i loro ricordi passati e quindi reagirebbero con ulteriore confusione ai nostri discorsi. Se invece ha ben presente di chi stiamo parlando ed è cosciente della situazione attuale l'approccio è ben diverso.

In questo caso comunicare il lutto è necessario anche perché va ricordato che il nostro familiare riuscirebbe comunque a comprendere da eventuali atteggiamenti o discorsi in casa che c’è qualcosa che non va in noi, anche per via di cambiamenti nella routine quotidiana a causa della triste perdita. Preparare alla notizia parlando della malattia del familiare o del suo ricovero è quindi la scelta più indicata, facendosi eventualmente sostenere nel momento della comunicazione vera e propria da uno psicologo o dal personale medico che segue il nostro caro. L’elaborazione della perdita è comunque un passaggio obbligato anche nel caso di demenza e possono dunque scaturire sentimenti e comportamenti di rifiuto e depressivi che sembrano aggravare lo stato di salute. Questo è tuttavia un momento necessario affinché la perdita venga accettata.


Nel caso in cui invece si tratti di persone più distanti o di cui il nostro familiare affetto da demenza ha solo ricordi precedenti, magari perché via via le frequentazioni si sono limitate, comunicare il lutto può essere controproducente. Va tra l’altro ricordato che spesso i nostri cari proprio per via della loro patologia ricordano persone conosciute anni addietro e ne hanno un’immagine ancora giovane o, in alcuni casi, da bambini e le reazioni potrebbero quindi essere ancor più sentite. Per quanto il senso di colpa nel “mentire” riguardo lo stato di salute o la perdita di un caro amico o familiare possa essere presente, il caregiver dovrà sempre riflettere sulla capacità del familiare di comprendere ed elaborare una perdita oltre che sulla reale necessità di comunicare tale informazione.


Punto focale sulla nostra decisione deve quindi essere il benessere del nostro caro; in ogni caso, si raccomanda di accompagnarlo lungo il percorso di realizzazione del lutto, di accogliere i suoi sentimenti e di farlo sentire libero di piangere e mostrare le sue emozioni. Per quanto possa essere un momento delicato per l'intero sistema familiare, va sempre tenuta presente la particolare sensibilità del soggetto con demenza, che potrebbe chiedere più volte della persona scomparsa poiché non riesce a ricordarne il lutto e/o ad elaborarlo. Anche in questo caso servirà accompagnarlo via via a riconoscere la sua perdita accogliendo i suoi dubbi e sostenendolo nelle sue emozioni.


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